La berberina è un composto bioattivo vegetale presente in diverse piante della famiglia delle Berberidaceae (tra cui per esempio la Berberis vulgaris, la Berberis aquifolium, lo Iodendrom amurense e la più famosa Berberis aristata). A seconda della pianta, la berberina può localizzarsi - con concentrazioni differenti - nelle radici, nella corteccia, nei piccioli e nei fusti, inclusi quelli sotterranei (rizoma). Questo alcaloide vegetale può essere considerato una spezia, con un sapore amaro e un colore giallo carico, tanto intenso da essere usato come colorante naturale. Utilizzata fin dall’antichità, la berberina ha un’ampia gamma di proprietà: una volta assorbita, si distribuisce infatti in tutte le cellule dell’organismo, apportando miglioramenti diversi a seconda della tipologia di cellula, configurandosi come una preziosa alleata della nostra salute.
I 5 benefici della berberina
- Uno dei primi impieghi terapeutici della berberina si trova nella medicina tradizionale, in particolare quella cinese e ayurvedica, dove da secoli questa sostanza naturale viene usata come rimedio per la dissenteria e la diarrea, in particolare quelle di origine batterica grazie alle sue proprietà antimicrobiche e di inibizione della secrezione intestinale. La berberina, inoltre, ha un effetto normalizzante sulla flora batterica intestinale e per questo motivo svolge una doppia funzione: da una parte regola la motilità intestinale, dall’altra contribuisce alla salute del nostro sistema immunitario.
- Alcuni studi recenti hanno riscontrato che la berberina ha degli importanti effetti di riduzione dei trigliceridi e del colesterolo (proprietà ipocolesterolemizzanti). L’aspetto più interessante è che il meccanismo con cui questa sostanza riduce i livelli di colesterolo è completamente diverso da quello esercitato dalle statine, comunemente utilizzate per il controllo del colesterolo. Mentre questi farmaci diminuiscono la sintesi del colesterolo prodotto dall’organismo (colesterolo endogeno), la berberina aumenta l’attività ed il numero dei recettori epatici per le lipoproteine LDL – il cosiddetto colesterolo “cattivo” - facilitando la loro internalizzazione e, di conseguenza, il loro allontanamento dal sangue. Questa proprietà è particolarmente importante e utile per chi soffre di ipercolesteromia, che può essere dovuta anche a patologie endocrine.
- La berberina ha un meccanismo d’azione anche sulla glicemia poiché è in grado di ridurre l’assorbimento del glucosio e di aumentare l'espressione del recettore dell’insulina (proprietà ipoglicemizzanti). In questo modo migliora la stabilità della glicemia, rendendola una perfetta terapia aggiuntiva ai trattamenti delle alterazioni metaboliche, come il diabete di tipo 2 caratterizzato da elevati livelli di zucchero nel sangue (glucosio), causati dalla resistenza all'insulina (ormone che provoca un calo di zucchero nel sangue) o dalla mancanza di insulina (link a artrosi e diabete).
- Da diverse ricerche scientifiche è emerso che questo composto vegetale è capace di promuovere un’attività enzimatica antiossidante, che combatte e rallenta la produzione di radicali liberi. Queste molecole altamente reattive portano il nostro organismo in una situazione di stress ossidativo (link a lo stress ossidativo: tutto ciò che dovresti sapere) che puà danneggiare le cellule, causandone l’invecchiamento e la morte. Oltre a ridurre lo stress ossidativo, la berberina agisce anche sulle citochine pro-infiammatorie ed è per questo che si configura come un efficace antinfiammatorio.
- Alcuni studi hanno dimostrato che questo alcaloide non soltanto è un agente chemio-sensibilizzante, che rende quindi più efficaci le terapie oncologiche, ma in caso di tumori al seno, polmoni, stomaco, fegato, colon-retto, ovaie e prostata la berberina ha effetti antitumorali cioè contribuisce a eliminare le cellule cancerogene e a interromperne la proliferazione, diminuendo la loro vitalità senza danneggiare le cellule sane.
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In secondo luogo, l’assunzione di questo integratore fornisce un importante supporto alla riduzione della resistenza insulinica, particolarmente utile in soggetti con sindrome metabolica X, cioè che soffrono contemporaneamente di ipertensione, glicemia alta a digiuno, dislipidemia e obesità.
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